Tra vigneti, campi coltivati e vecchie case, sorge al centro dell'omonimo borgo la chiesa di San Giorgio, eretta nei pressi dell'antica via romana che da Oderzo risaliva il Piave verso Feltre e Trento.
Conserva al suo interno vividi affreschi del millequattrocento: immagini di santi e della Vergine, due scene superstiti della storia di San Giorgio ma soprattutto un'Ultima Cena tutta speciale. Accanto all'agnello posizionato su un vassoio, si stagliano sulla tovaglia gamberi rossi e chele sparse, insieme con piatti di pesce a tranci: gamberi e vino rosso sono sempre stati caratteristici del posto e sono tutt'ora una specialità rinomata della cucina di San Polo di Piave, per cui è pensabile che il pittore avesse voluto calare l'evento evangelico nel contesto locale.